Camera dei Deputati

2 giugno 2016

ritSignora Presidente della Camera dei Deputati,
Signor Presidente del Senato della Repubblica,
 
l’Associazione Italiana Guide e Scout d’Europa Cattolici, che qui rappresento, vi ringrazia del gradito invito.
 
La nostra presenza qui, oggi 2 giugno 2016, ci è particolarmente gradita perché, nello stesso momento in cui celebriamo il 70esimo anniversario della nascita della Repubblica, ricorrono anche i 40 anni di vita dell’Associazione e i 100 anni di presenza dello Scautismo cattolico in Italia.
Baden-Powell, fondatore dello Scautismo, lo pensò come strumento educativo per la crescita della persona, protagonista di una cittadinanza attiva e responsabile nella comunità in cui vive. E così è stato per molti italiani, che hanno vissuto l’esperienza scout come luogo di crescita, di libertà, di impegno e di momenti felici.
 
Noi abbiamo scelto di vivere nello Scautismo perché in esso troviamo una strada che ci aiuta a diventare cittadini migliori ed essere, quindi, partecipi della crescita del nostro Paese.
 
Vivere l’Avventura nella natura, condividere con altri il cibo cucinato insieme, superare le difficoltà dei rapporti interpersonali, camminare e dormire fianco a fianco: è questa l’esperienza che viviamo nelle nostre Unità con l’aiuto dei Capi; un vissuto quotidiano che ci introduce ad assumere impegni nella vita adulta come membri partecipi della vita sociale, locale e nazionale.
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Essere cittadini è per noi prima di tutto essere pronti ad aiutare chi ha bisogno, perché possa essere parte di una comunità, soprattutto chi fa più fatica: è questo l’aspetto educativo della Buona Azione che gli scout cercano di fare ogni giorno.
 
Essere cittadini è rispettare le leggi, anche quando costa fatica: è questo l’insegnamento che riceviamo dalla Legge scout e dalla Promessa.
 
Essere cittadini è vivere con uno stile che non spreca le risorse naturali e ambientali: lo Scautismo abitua all’essenzialità, perché uno zaino pesante rende duro il cammino.
 
Essere cittadini è dare testimonianza di onestà, di rapporti leali con tutti, di rispetto per ogni persona: nello Scautismo viviamo in piccoli gruppi perché ciascuno impari a convivere con gli altri, in fraternità e prendendosi cura del più piccolo.
 
Come le generazioni che ci hanno preceduto, noi giovani Guide e Scout d’Europa italiani vogliamo contribuire affinché il nostro Paese rimanga una repubblica libera, accogliente ed un esempio di civiltà.
Come tutti i giovani sogniamo un futuro pieno di felicità e di opportunità: perché questo sia possibile ciascuno deve portare il proprio contributo per il bene comune.
 
Noi scout lo faremo con il sorriso sulle labbra e con la speranza nel cuore.
 
Concludo con i tradizionali saluti scout: Buona Caccia e Buona Strada.
Grazie a tutti.
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